Parrocchia di San Vincenzo
La chiesa parrocchiale prepositurale di S. Vincenzo diacono e martire di Calcinato sorge in posizione panoramica sulla sommità di un colle attorno al quale si snoda il paese e occupa l’area settentrionale all’interno dell’antico recinto fortificato del borgo su cui sorgeva una precedente chiesa.
Il 24 maggio 1790 i capi famiglia del Comune di Calcinato, convocati nell’antica chiesa parrocchiale dedicata alla Visitazione di Maria ad Elisabetta, deliberarono la nuova costruzione. Il progetto venne affidato all’architetto comasco Pietro Antonio Cetti che diresse la demolizione dell’antica chiesa ed i lavori della nuova. Nel 1814 moriva l’arch. Cetti ma è certo che la sua opera a Calcinato era stata interrotta da tempo a causa delle difficoltà economiche dell’età napoleonica.
A ultimarla venne chiamato l’arch. bresciano Rodolfo Vantini, maestro del neoclassicismo, che vi lavorò dal 1831 al 1846 portando a compimento il progetto del Cetti con il prolungamento della chiesa verso ovest mediante la costruzione della terza campata e, in un secondo momento, ideando e realizzando la facciata e la nuova sacrestia meridionale.
La realizzazione dell’ultima campata (corrispondente allo spazio occupato dagli altari S. Pietro e dell’Addolorata) a cui si dovette accompagnare il completamento delle decorazioni delle pareti conferì all’interno della parrocchiale l’aspetto che si ammira ancora oggi.
Oltre al corpo di San Vincenzo vi è venerato quello di San Germano, patrono del Comune di Calcinato.
Notevoli le cinque statue in pietra di Botticino (1846) dell'Emanueli sulla facciata, di cui tre raffiguranti Fede, Speranza e Carità, poste a sormontare il timpano e due, raffiguranti i Santi Pietro e Paolo, sulle balaustre laterali. All'interno, pala maggiore di Sante Cattaneo (fine '700) e Resurrezione (1583) di Paolo Farinati.